Voglio, con questo articolo, rispondere a chi accusa Israele di essere uno stato colonialista illegittimo. E voglio anche essere di aiuto, per quanto possibile, agli ebrei che devono rispondere continuamente a questo tipo di accuse infondate.
E’ incredibile vedere come oggi Israele sia odiato per i più disparati motivi. Israele è l’unico stato del mondo di cui si mette in dubbio la legittimità della sua esistenza. E probabilmente la convinzione che Israele ha rubato la terra ai palestinesi è la vera radice dell’odio. Io non ce l’ho con quanti in buona fede hanno questo tipo di credenze, ma allo stesso tempo sono costretto a rispondere, ne va della mia dignità in quanto ebreo. Allo stesso tempo però non voglio giustificarmi. Non voglio farvi vedere come in realtà Israele sia nato nella perfezione e nella armonia della storia. Sapete perché? perché gli ebrei non sono ne più e ne meno di tutti i popoli. Citatemi uno stato nel mondo che nella storia non abbia compiuto atrocità inenarrabili ed ingiustizie verso altre popolazioni. Sapete io di cosa mi meraviglio? che Israele per nascere ne abbia compiute così poche! e nessuno invece parla delle atrocità e errori commessi dagli stessi arabi/palestinesi! so già che adesso nella vostra testa avete in mente i crimini di guerra o cose di questo tipo. Dovete stare attenti a quello che ho detto però, perché sono abbastanza sicuro che tutte le accuse, su cui avrei molto da ridire riaccusando a mia volta, riguardano proprio il periodo durante e post 48(e infatti guarda un po’ tutti partono proprio ad analizzare la storia proprio dalla naqba del 1948).
Io ora voglio concentrarmi sul fondamentale periodo pre-1948.
Non ho adesso il tempo e lo spazio per parlare di tutto.
Prima di cominciare un piccolo appunto: dovete stare attenti alle fonti storiche che utilizzate. Se infatti tutta la tua conoscenza della questione si basa su libri come “pulizia etnica della Palestina” (che ho letto) hai un problema enorme nella comprensione del conflitto. Libri come questo, oltre che restituire un punto di vista estremamente di parte sulla questione, fanno revisionismo storico, ovvero:
- mettono in evidenza alcuni fatti storici omettendone altri, così da creare la narrativa che si vuole
- usano un linguaggio non storico, facendo intendere fi da subito chi è il buono e chi il cattivo
- Decontestualizzazione di fatti storici
- generalizzano ad un intero movimento le affermazioni di singoli personaggi
Un buon libro che può restituire, in modo storicamente valido, il punto di vista ebraico della questione(e non solo) è il libro “Vittime”, di Benny Morris.
Bene, cominciamo
Analizziamo quindi la storia di come sia nato lo stato di Israele, ovvero la storia precedente al 1948.
Vediamo anche come parlare di Israele stato colonialista è equivalente ad affermare che babbo natale esiste e ci porta i regali a natale scendendo giù dal caminetto.
Partiamo dalle basi: chi sono sti “sionisti”? e perché volevano creare lo stato di Israele?
I sionisti sono ebrei, che alla fine dell’800 ed all’inizio del 900 capiscono che l’antisemitismo è un cancro incurabile di qualsiasi società, e di conseguenza la sicurezza del popolo ebraico (si siamo un popolo e non accetto che nessuno mi venga a spiegare chi sono io) può essere garantita solo in un modo: creando lo stato del popolo ebraico, lo stato che 2000 anni fa era esistito.

Immagine di distruzione successiva al pogrom di Kišinëv, massacro antisemita nella Moldavia zarista del 1903.
mi sembra strano doverlo ribadire ma evidentemente è necessario. Alla fine dell’800 e all’inizio del 900(come sempre nella storia) gli ebrei erano vittime di varie forme di antisemitismo e spesso venivano massacrati in pogrom. tra le credenze popolari vi era anche la convinzione che gli ebrei bevessero il sangue dei bambini cristiani. Ed i cristiani per questo sono anche arrivati a piantare chiodi negli occhi dei bambini, ebrei però!
Non che nel mondo musulmano la situazione fosse molto migliore. Gli ebrei erano visti come Infedeli e di conseguenza cittadini di seconda classe.
Come anche nel mondo cristiano ci sono stati alti e bassi, ma di fondo rimane sempre una condizione di insicurezza, povertà e precarietà. Ogni tanto gli ebrei erano vittime di massacri(soprattutto quando ebrei raggiungevano posizioni di prestigio ed attiravano l’attenzione di qualche musulmano invidioso) e dovevano pagare una tassa aggiuntiva come anche gli infedeli cristiani.
Gli ebrei non potevano cavalcare, portare armi o costruire nuovi luoghi di culto, e dovevano portare abiti che li distinguessero dai musulmani.
Era anche proibito agli ebrei contrastare un musulmano:
un bambino(come succedeva) poteva tranquillamente tirare sassi agli ebrei e sputare loro addosso senza che questi potessero reagire.
In sostanza anche all’Islam gli ebrei piacevano un pò come piacevano a tutti:
Piccoli, poveri, e senza uno stato.
In questo contesto va letto il sionismo, come un movimento che voleva ridare dignità e forza al popolo ebraico, facendo si che finalmente potesse come tutti i popoli avere la propria forza, ed il suo stato dove essere al sicuro.
E dove creare questo stato? Nell’unico luogo con cui gli ebrei hanno una qualche connessione.
La terra dei padri, la terra di Israele. Dove 2000 anni prima il loro regno è stato distrutto, causando l’iniziale diaspora del popolo ebraico.
Una connessione che comunque non è mai scomparsa.
ogni anno si dice durante Pesach: l’anno prossimo a gerusalemme! e le migrazioni di ebrei verso quella terra, seppur piccole e sporadiche, ci sono sempre state. Una connessione che non è solo religiosa, bensì culturale, antropologica e storica.
Ora dovete fare attenzione: sto dicendo che semplicemente per tutto questo gli ebrei hanno diritto a fare uno stato su tutto il territorio? NO.
Sto dicendo una cosa diversa: gli ebrei hanno una connessione innegabile con quella terra.
E i palestinesi? agli ebrei non fregava nulla?
ci sono un paio di considerazioni storiche da fare qui:
1) La Palestina era una regione geografica governata dai turchi per circa 400 anni. E non esisteva un sentimento nazionalistico diffuso che voleva la liberazione dai turchi per costruire uno stato di Palestina.
Qualcuno potrebbe dire: ma lo stato di palestina comunque esisteva, ed era semplicemente occupato dai turchi.
Una bella teoria che però non ha nessun fondamento storico. Non è mai esistito prima dell’900 uno stato di Palestina, e anche un palestinese all’epoca non avrebbe detto di se che era un palestinese. L’identità palestinese era infatti molto acerba e ci si identificava per tribù, villaggio di provenienza e religione.
2) La regione Palestina (voglio sottolineare che sto parlando di una regione, e non di uno stato) era all’epoca mezza vuota. la Palestina è grande circa 23 volte Roma, ed aveva una popolazione di musulmani arabi(la stragrande maggioranza) pari a circa il 15% dell’odierna popolazione della capitale. Non proprio una metropoli. Molti terreni erano lasciati anche incolti.
C’era posto per tutti.
Inoltre tutta la regione della Transgiordania, oggi Giordania, inizialmente inclusa nel mandato britannico di Palestina è stata affidata agli arabi nel 1921. Un territorio grande circa 3 volte la regione Palestina.
In questo contesto gli ebrei sionisti, vogliosi di avere finalmente una propria autonomia, sicurezza e dignità, vogliono costruire uno stato nella terra con cui hanno una innegabile connessione. Non necessariamente cacciando via gli arabi, perché ripeto, c’era posto per tutti.
Se ancora vedete nei “sionisti” dei colonialisti potete chiudere l’articolo. Non ho intenzione di sprecare una singola parola in più per voi. Se siete curiosi di leggere come va avanti la storia, lieto di raccontarla.
E come creare questo stato?
non nego che c’erano delle correnti che volevano creare questo stato con la forza, siamo umani anche noi. Ma guarda un pò, la maggioranza dei sionisti voleva provare a crearlo nel modo più legale possibile, comprando le terre dagli stessi arabi ed avendo l’approvazione dello stato governante(impero ottomano prima ed inglesi poi).
Ed infatti nessuno può citare, prima del 1947, neanche un singolo villaggio arabo “rubato” dagli ebrei (e post 1947 avrei tante cose da dire). E’ possibile invece citare il contrario.
Gli arabi hanno infatti massacrato e cacciato ebrei che vivevano in quartieri ebraici da diversi secoli.
Sto parlando della città di Hebron(come esempio).
Gli ebrei, per costruire i loro insediamenti, hanno comprato le terre dagli arabi, e anche a caro prezzo! basti pensare che tra il 1929 e il 1935 il prezzo medio per dunam(unità di terreno) passò da 5.3 a 23.3 sterline.
E inizialmente si compravano anche terreni completamente lasciati incolti, paludosi e pieni di malaria. Il venditore latifondista arabo, spesso pensava così di aver fatto l’affare.
Nel frattempo negli arabi stava cominciando a nascere un diffuso sentimento di nazionalismo, che ha portato alle violente rivolte arabe del 1929 e 1936. Infatti dal loro comprensibile punto di vista gli ebrei infedeli, diversi da loro, stavano diventando troppi e la vendita delle terre, possedute spesso da grandi latifondisti arabi, toglieva lavoro ai fittavoli(piccoli contadini).
E gli arabi hanno saputo reagire principalmente in un solo modo: la violenza.
Inoltre gli arabi non sono mai riusciti a creare un movimento centralizzato come i sionisti. Le grandi famiglie, che dovevano guidare questo movimento, erano spesso in contrasto fra loro (tra tutti gli Husayni e i Nashashibi).
E mentre “di giorno condannavano la vendita dei terreni agli ebrei, di notte vendevano i terreni agli ebrei per proprio tornaconto personale.”
Posso anche parlarvi poi degli accordi che gli ebrei hanno fatto con la potenza governante, ovvero l’Inghilterra. Meglio fare accordi che conquistare tutto con le armi. Ed infatti nel 1917 arriva la dichiarazione Balfour, in cui gli inglesi vedono con favore “la costituzione in Palestina di un focolare nazionale per il popolo ebraico”. Il grande sogno Ebraico. Tale dichiarazione è stata poi confermata nella conferenza di San remo del 1920 e dalla società delle nazioni nel 1922.
Dire poi che gli Inglesi hanno favorito gli ebrei è un altro pregiudizio senza senso. Gli Inglesi, vi svelo un segreto, volevano favorire proprio gli inglesi!
L’Inghilterra aveva infatti sia interesse ad accontentare la popolazione araba, dato che necessitava del petrolio in medioriente, sia a tenere fede alla dichiarazione Balfour per tenere buona la parte ebraica.
Infatti tutti citano la parte iniziale della dichiarazione, ma quasi a nessuno piace ricordare la parte finale.
Cito: “(il focolare ebraico deve essere costruito) essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni”.
Ed infatti tale promessa è stata grosso modo mantenuta. Ripeto, nessuno può citare un singolo villaggio arabo dal quale gli arabi sono stati cacciati per mano ebraica, prima della guerra civile del 1947(iniziata proprio dagli arabi).
potrei poi parlarvi dell’accordo di pace proposto dagli stessi inglesi nel 1937(commissione Peel). Era infatti già chiaro che la convivenza tra i due popoli non era possibile. Agli ebrei era stato proposto circa il 20% del territorio, mentre agli arabi l’80%, rispettando le proporzioni della popolazione in quel momento.
Qualcuno può dire: si, ma gli ebrei tanto avrebbero aspirato ad avere di più di quel 20%. Io rispondo si, ma guarda un pò, valgono i fatti. Gli ebrei hanno accettato la proposta, gli arabi l’hanno rifiutata, boicottando completamente la commissione. Nonostante tutto per loro quella era tutta la loro terra.
Un approccio sicuramente costruttivo.
Dopo una decina di anni arriviamo al 1947.
di mezzo c’è una guerra mondiale, la Shoa, i libri bianchi ed il terrorismo ebraico (tra tutti i movimenti Irgun e Lechi). Siamo umani anche noi. E Volete sapere però una cosa stupefacente? L’Irgun non girava a bruciare vive le persone o stuprare donne. Al contrario di qualche altro movimento terroristico, di nome Hamas.
Il terrorismo da parte ebraica si opponeva soprattutto agli inglesi, in quanto limitavano l’immigrazione degli ebrei nella regione Palestina.
Spesso però le forze ebraiche (l’Hagana) si trovavano a fare un doppio lavoro, contrastare questi movimenti terroristici(comunque minoritari) e difendere gli insediamenti ebraici dagli attacchi arabi.
Cosa succede nel 1947?
L’Inghilterra capisce che la situazione non è più gestibile, in quanto si è sull’orlo della guerra civile. Gli inglesi così lasciano la patata bollente all’ONU, la quale decide di dividere il territorio in due stati. Una idea incredibilmente molto intelligente.
Gli Ebrei accettano, e gli Arabi no.
Il territorio secondo gli arabi è sempre tutto degli arabi.
Qualcuno potrebbe dire: si ma agli arabi è stato dato solo il 44% del territorio, quando erano circa il 66% della popolazione.
Ci sono due fatti che questa argomentazione si rifiuta di vedere.
1) circa la metà del territorio dato agli ebrei era deserto
2) Ci si aspettava una fortissima immigrazione ebraica dopo la nascita dello stato di Israele, e ci si aspettava quindi un fortissimo aumento della popolazione.
E indovinate un po’ chi ha iniziato la successiva guerra civile?
Gli arabi.
Se siete arrivati a questo punto e ancora pensate che gli ebrei sionisti siano dei cattivi colonizzatori, non ho intenzione di sprecare altre parole per convincervi del contrario, voglio farvi notare quanto la vostra ipocrisia è cieca.
Israele è l’unico stato al mondo di cui si mette in discussione l’esistenza.
Mi chiedo: perché allora con questa logica non mettete in discussione l’esistenza degli Stati Uniti, del Canada o dell’Australia, Paesi davvero colonialisti, nati con veri e propri stermini della popolazione locale?
Se non mettete in discussione la loro esistenza, ma mettete in discussione solamente quella di Israele, siete solamente degli ipocriti.
E questa ipocrisia, da ebreo, posso spiegarla solamente in un modo: antisemitismo.
Esistono 22 stati arabi al mondo, ben più grandi di Israele. Abbiamo finalmente la nostra forza e la nostra libertà, e dopo 75 anni di esistenza volete negarci il nostro unico, piccolo stato.
E non solo questo:
Che vi piaccia oppure no oggi gli Israeliani oggi sono nativi di quella terra, da almeno 2/3 generazioni. Molti non hanno altre cittadinanze di altri stati. In molti sono ebrei Mizrachim, ovvero ebrei cacciati dai paesi arabi in seguito al 1948(circa 850.000, oggi in Israele sono più di 3 milioni).
Israele che vi piaccia oppure no è la loro unica casa.
E se dopo tutto questo discorso qualcuno si aggrappa ancora all’idea:
Si, ma se gli ebrei sionisti non avessero mai voluto creare israele, oggi esisterebbe uno stato di palestina su tutto il territorio
Io rispondo:
Si, e se mio nonno non moriva troppo campava!
ragionare cosi infatti non ha senso, nessuno può saperlo. Semplicemente perché prima dell’avvento del sionismo non esisteva nessun movimento nazionalista di massa che intendesse “liberare la Palestina”.
E ragionando cosi tra l’altro io potrei dire:
Se i romani non avessero mai deciso di conquistare e deportare gli ebrei a Roma, oggi ci sarebbe ancora il regno di Israele
Se non ci fosse stato l’antisemitismo, se non ci fossero stati i pogrom, se gli ebrei non fossero mai stati nella storia considerati come cittadini di serie B allora oggi non ci sarebbe stato il sionismo.
Se non ci fosse stato un pazzo di nome Hitler oggi ci sarebbero almeno altri 6 milioni di ebrei in più.
Il concetto è semplice: come infatti afferma la celebre frase
La storia non si fa con i se e con i ma.
La prossima volta fatevi due domande di più, e non riducetevi a dover capire le cose da un post su Instagram. la prossima volta leggete, e non i libri scritti da estremisti, che confermano esattamente quanto il vostro pregiudizio ha già consolidato.
Peace & Love
Hazzak, michael